Spesso si parla di skills e competenze nel lavoro per indicare le capacità, i comportamenti, le abilità, le conoscenze che insieme rendono possibile quello che facciamo nel contesto organizzativo. Ad uno sguardo più attento, però, ci rendiamo conto di quante siano le "variabili" presenti nel nostro lavoro che rendono davvero possibile la continuità delle attività che facciamo. E quali sono? Prova a pensare ai rapporti che hai con i colleghi. I rapporti di amicizia e rispetto rendono più semplice i problemi e gli ostacoli che si presentano. Quando diciamo che nel nostro gruppo di lavoro c'è un bel clima è vero che lavoriamo meglio? Quando il clima è teso e critico non stiamo peggio? Se ho fiducia nel mio capo non tendo a prendere maggiori responsabilità?... Quindi se teniamo conto dei rapporti significativi, delle emozioni che esprimiamo e riceviamo, il benessere, la piacevolezza dei colleghi ecc. stiamo esprimendo variabili che spesso non vengono nemmeno nominate ma che per sempre più attori dell'organizzazione significano la maggior parte delle chance di riuscita di una azienda. Le soft skills sono competenze trasversali, quelle che si possono utilizzare in diversi campi, sia lavorativi che di vita quotidiana, e che riguardano spesso il funzionamento psicologico della persona. Spesso si tratta di attitudini che riguardano la capacità di introspezione e quella di relazionarsi con gli altri. In un articolo del World Economic Forum (WEF), si analizza un sondaggio su Linkedin dove più di 5000 responsabili delle risorse umane e delle assunzioni ed hanno rilevato come i trends che possono influenzare la carriera e il mondo del lavoro in azienda nei prossimi anni, vedano al primo posto il possesso di adeguate soft skill (91% degli intervistati), seguono poi la flessibilità nel lavoro (72%), una cultura che contrasti le molestie (71%) e la trasparenza retributiva (53%). In questo come in altri articoli e riflessioni si rileva quindi come le soft skill, oggi, siano sempre più importanti nelle aziende e, spesso, anche più delle hard skill per l’accesso in azienda. Inoltre l’89% rileva come sia proprio l’assenza o la penuria di soft skill sia alla base dei dipendenti con prestazioni peggiori nelle proprie aziende. Le soft-skill che hanno un maggior impatto sulle dinamiche organizzative si pensa che siano: Leadership: caratterizzata, oltre che dalle skill caratterizzanti, dalla capacità di farsi carico della responsabilità delle scelte e decisioni, avere una vision che permetta di creare strategie per raggiungerla, essere in grado di motivare e gratificare i propri collaboratori soprattutto con deleghe adeguate e chiare. Gestione dello stress: le capacità di gestione dello stress, con stratigie di coping adeguate, resilienza e capacità di apprendimento mirate e basate su una conoscenza critica dell’ambiente sono oggi fondamentali. Team work: saper costruire e mantenere buone relazioni e capacità di lavoro in gruppo è una skill utilissima e spesso essenziale nel lavoro delle organizzazioni. Comunicazione: è un aspetto essenziale per costruire una relazione proficua al lavoro ma anche per evitare fraintendimenti, distorsioni e conflitti ma anche per creare buone relazioni e benessere. Empatia: è una capacità molto importante. Spesso viene riassunta come il sapersi mettere nei panni degli altri anche se questa definizione può costituire una trappola logica. Spesso è proprio saper riconoscere i sentimenti degli altri nella loro unicità e non attraverso il vestire i propri abiti ad essere fondamentale nell’esplorare l’alterità delle persone. Questa capacità è praticamente un supporto per tutte le altre. Creatività: la creatività è uno stato mentale in cui le cose possono essere viste e risolte in modi nuovi ed anche inesplorati. Come diceva Steve Jobs “è mettere in connessione le cose…” Etica: riguarda l’attitudine delle persone a lavorare in maniera autonoma, di portare a termine i propri compiti, la cooperazione, l’onestà, la determinazione, la leadership ecc. Autoconsapevolezza: Conoscersi e saper modulare le proprie caratteristiche ed i propri bisogni e desideri. Indispensabile per capire i propri limiti e per saper gestire lo stress e le relazioni con gli altri. Tutte insieme queste competenze aumentano il benessere lavorativo, il grado di empowerment e l'engagement dei dipendenti ed insieme provocano effetti ottimi di miglioramento delle performance anche per l'azienda.